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Una prima scossa di 5.7 gradi localizzata con epicentro nella costa adriatica tra Fano e Pesaro, poi altre 20 scosse minori tra 2 gradi e 4 tutte rilevate dall’Istituto nazionale di Geofisica. Gente in strada in particolare a Fano e Pesaro ma per fortuna pochi i danni rilevati, ad ora, alle infrastrutture, nessuno alle persone tolto il disagio di una grande paura, tanto è che alcuni infortunati presentatesi nei pronto soccorso sono stati medicati per ferite procurate a seguito di crisi di panico e non di crolli.

Il sisma ha colpito alle 7,00 di questa mattina, quando la maggior parte della popolazione è ancora in casa intenta a prepararsi per le normali attività del giorno. In molte abitazioni si sono aperte fessurazioni e si lamentano cadute di calcinacci.

Chi era in strada ha potuto assistere ad un forte tremolio degli alberi ed alle oscillazioni dei lampioni stradali subendo una sensazione di instabilità tipica dei movimenti tellurici, che sia stato di forte intensità lo dimostra il fatto che è stato avvertito anche in Umbria e nel Lazio.

Molte le scuole che oggi rimarranno chiuse a titolo precauzionale ed in attesa di verifiche per accertarne l’agibilità, negli insegnanti il ricordo di San Giuliano di Puglia dove persero la vita 27 bambini ed una maestra proprio per una scossa di terremoto è ancora vivo.

Sempre a scopo precauzionale sono sospesi i collegamenti ferroviari sulla linea adriatica, ad Ancona si lamentano cadute di calcinacci distaccatesi dalle banchine di sosta della stazione. Treni fermi anche sulla linea Ancona Roma. Il personale di rete ferroviaria italiana è all’opera per controllare se ci siano le condizioni di sicurezza per riavviare le corse.

Paese Sera, il collegamento alle informazioni che giungono dall’Istituto Nazionale di Geofisica, vi terrà aggiornati su eventuali ulteriori manifestazioni dello sciame sismico.