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Chiudevo l’ articolo il 9 di novembre scorso sull’incontro Governo –Sindacati  sussurrando un suggerimento al presidente Meloni, ascoltare anche le altre sigle sindacali per armonizzare la richieste del mondo del lavoro e attutire le rimostranze che potevano creare alcune Organizzazioni.

Noto con piacere che nella data del 11 novembre ha ricevuto a Palazzo Chigi anche Confintesa, Confsal e USB gesto rivoluzionario e di lungimiranza da parte del Presidente del Consiglio.

Mentre davo per scontate le richieste rimostranze di CGIL-CISL-UIL noto con vero piacere un gesto rivoluzionario nei contenuti dell’Intervento del Segretario generale di Confintesa Francesco Prudenzano; “ partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa e meno di partecipazione dei sindacalisti nei consigli di amministrazione e degli organismi bilaterali e nei fondi interprofessionali che gestiscono cifre ingenti che provengono anche dalle buste paga dei lavoratori ma che non sviluppano quella partecipazione che era nelle intenzioni della loro istituzione.”

Prosegue con un esame di coscienza:” Quante crisi aziendali si sarebbero potute risolvere o prevenire se si fosse lasciato spazio ad un sindacalismo più genuino e meno politico basato sul confronto con i territori e con le categorie? Cita l’articolo 46, della Costituzione“Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.”

Prudenzano rilancia e denuncia: Confintesa crede che sia fondamentale che i lavoratori siano coinvolti nelle scelte strategiche delle aziende, sia per evitare conduzioni manageriali “allegre” che trovano soluzione comode con la cassa integrazione e/o con il licenziamento, sia per evitare la sparizione di grandi capitali, l’indebitamento dei piccoli risparmiatori, e lo spostamento della produzione dove la manodopera costa poco. La funzione di un sindacato diverso appare utile, anche alla luce del fatto che gli interessi economici guardano solo al profitto a tutti i costi mentre, a nostro avviso, il profitto non può né deve essere il solo elemento correlato al capitale ma si deve tendere ad un nuovo e radicale processo di “umanizzazione della economia”.

Afferma con ragione che i blocchi contrapposti, Capitale/Lavoro, non hanno più senso.

Partendo da quella che è una dura realtà sul posto di lavoro afferma:” attualmente un sindacato non può rappresentare i lavoratori se non firma il CCNL di riferimento e non si può sottoscrivere il CCNL se non è “accettato”. Propone una modifica del modello contrattuale con soluzioni alternative altrimenti resta solo l’aumento spropositato del precariato che, ipocritamente criticato, in realtà è gestito, in massima parte, da enti collaterali alle grosse confederazioni.

Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza dividiamo la sua funzione utile per sostenere le fasce sociali più deboli ma per gli abili al lavoro deve essere considerato un sussidio temporaneo finalizzato alla reintegrazione nel mondo del lavoro attraverso un sistema di accentramento dell’offerta di lavoro e un severo controllo sugli abusi e sugli aggiramenti della norma.

Sul Salario minimo presente in 22 paesi mentre in Italia, insieme a Danimarca, Finlandia, Svezia e Austria il salario minimo è fissato attraverso la contrattazione collettiva con quei vizi di base, tutti italiani, che abbiamo esposto sopra, CONFINTESA ritiene che sia oltremodo necessaria una legge che istituisca il salario minimo legale, basato su criteri e parametri oggettivi.

Rilancia la riduzione del Cuneo Fiscale, con un’adeguata repressione dell’evasione fiscale, sia quella del singolo commerciante, che quella degli organismi transnazionali  per assenza di accordi e leggi adeguate.

E’ bello darsi ragione e avere l’illusione di essere ascoltati, il campanone che da solo suona a morto con il suono della campanella si trasforma in suono di festa.

Alfredo Magnifico