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Siamo di fronte ad una stagione decisamente difficile, incassi delle attività, hotel, ristoranti, affittacamere, negozi registrano cali significativi.
Il tutto, frutto di una congiuntura economica negativa ma – anche – di una programmazione estiva inesistente.

Reduci dal Covid, e con problemi strutturali ereditati dal passato ci siamo cimentati nell’impresa di affrontare le spese di questa stagione turistica con rincari sulle tasse e maggior costo dell’energia.

Difficile pensare che tutto possa costare come prima, se le stesse cose vengono trasportate con costi maggiori a causa dei costi del carburante e delle accise che non possono essere cancellate nonostante gli impegni elettorali.

Quest’estate gli italiani hanno rinunciato in tanti alle vacanze, e molti si sono spostati all’estero. E pensare che l’Italia ha fatto da scuola al mondo intero su accoglienza e turismo.

È necessario prendere coscienza che i problemi di questo Paese non hanno colori politici ma conseguenze devastanti per tutti. È arrivato il momento di decisioni coraggiose e la politica non può fare finta che tutto vada bene. Finché non si deciderà di diventare autonomi sull’energia e sfruttare il nucleare, finché non valorizzeremo il personale delle aziende detassando gli stipendi, finché non daremo pari diritti e doveri a tutti saremo sempre condizionati dalle scelte di altri Paesi.

 

Giuseppe Sarnella
Presidente Confimprese Turismo