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La vicenda ormai è nota a tutti. Il Gen. Roberto Vannacci ha scritto un libro che contiene prese di posizioni forti su argomenti di attualità e molto importanti. Naturalmente le idee di Vannacci hanno creato subito un grande dibattito e sono state giudicate condivisibili da larga parte degli elettori di centro-destra, assolutamente improponibili dagli elettori di centro-sinistra e dai sostenitori del “pensiero unico imperante” e, udite udite, non offensive e giuste da molti commentatori indipendenti.

Non voglio entrare, almeno per adesso, nei contenuti dei molti capitoli del libro. Ognuno lo farà guidato dai propri convincimenti e dalla propria onestà intellettuale, ma voglio pensare a come la vicenda possa svilupparsi dopo che saranno presi i provvedimenti disciplinari nei confronti del Generale. Prioritariamente però devo osservare che un servitore dello Stato che ha servito lealmente l’Italia e che ha lavorato mettendo a rischio la propria vita deve essere trattato con rispetto, esaminando attentamente quello che ha fatto senza metterlo alla gogna. Chi semina vento raccoglie tempesta, recita un vecchio detto, e quando si tratta di giudicare bisogna essere cauti e lungimiranti senza usare parole e frasi scomposte come purtroppo alcuni lamentano sia avvenuto in questo caso. Come andrà a finire?

E’ ormai assodato che il Generale appare come un elemento “divisivo”. Al momento è questa la sua unica colpa: ha pubblicato un libro che lo colloca in una posizione non condivisa da molti e quindi appare non più impiegabile in tutti i ruoli di comando perché inviso alla sinistra e malvisto – secondo quanto riportato da alcune testate – negli Alti Vertici dello Stato. Se ne deduce che il suo destino è quello di entrare in politica. L’uomo però è un leader, non appare molto a suo agio ingabbiato in un partito e sembra lontano dall’estremismo di destra. Ne consegue che la sua collocazione ideale appare in un proprio movimento indipendente collocato nella galassia del centro-destra. Ne avremo conferma quando il procedimento disciplinare avviato sarà concluso, mi auguro con un rimprovero verbale da non riportare nella documentazione caratteristica.

Dott. Giovanni Vecchio