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Moltissimi italiani, diciamo pure la maggioranza, sono demoralizzati, disillusi e pensano che i propri figli e nipoti avranno un futuro più difficile di quello che hanno avuto loro.

I perché sono tanti: la mancanza di giustizia, la frantumazione della famiglia e della società, la mancanza di sicurezza, la crescita esponenziale della violenza, la capillare diffusione della droga, la carenza di occasioni di lavoro, l’impossibilità di avere cure adeguate se non si possono pagare, la crisi della scuola, le difficoltà per i non ricchi di fare studi universitari adeguati, il potere distruttivo dei social, la banalizzazione della comunicazione televisiva finalizzata solo a raccogliere soldi con la pubblicità ed a mettere in mostra stili di vita disgreganti, ecc.,ecc..

Oggi voglio soffermarmi in particolare sui costi dell’immigrazione, con particolare riferimento a quelli economici. Leggo che ogni immigrato ci costa circa mille euro al mese. Ma perché così tanto? Perché dobbiamo spendere mille euro al mese per un immigrato che non ha fatto niente per l’Italia quando ai nostri pensionati diamo circa seicento euro? Ma è questa la giustizia con cui volete governarci? Tempo addietro, mentre ero in viaggio in un paese europeo notai l’assenza di immigrati e chiesi agli amici locali come mai non ne vedevo nessun in giro. La risposta fu: da noi non vengono perché li facciamo lavorare. Signori Vertici dello Stato noi purtroppo non abbiamo risorse per mantenere questa gente, facciamo debito che poi sicuramente pagheremo, per cui, quanto meno spendiamo per gli immigrati economici al massimo la stessa cifra che diamo a tanti nostri pensionati che hanno lavorato una vita per far crescere l’Italia. Vi chiedo troppo? E poi, per favore, stabiliamo un limite di tempo massimo oltre il quale ognuno di loro deve provvedere, lavorando, al proprio sostentamento. Se non accetta questa condizione non è il benvenuto in Italia.

Dott. Giovanni Vecchio