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(24 ottobre 2022)
E’ formato il nuovo Esecutivo. La
veloce composizione avvenuta
potrebbe essere in favore di
efficace divisione dei compiti e
di esecutività dei progetti in
agenda.
Il Ministero delle Infrastrutture
porta in dote la Mobilità
Sostenibile, è sparito il dicastero
della Transizione Energetica
termine forse inflazionato
ricostituendo una
denominazione più tradizionale
in Ambiente unito a quasi
emergenziale Sicurezza
Energetica.
Nasce il Ministero del Sud e del
Mare a unire la centralità
geografica del Mezzogiorno con
la fonte delle sue possibili nuove
ricchezze.
Fatto salvo il Reddito di
Cittadinanza come contributo
alla persona, va licenziato
l’approccio dell’assistenzialismo
e della Finanza di Stato per aree
disagiate passando invece ad
approcci strutturali per colmare
il “gap di latitudine”.
I territori di Sicilia, Calabria,
Basilicata, Puglia e Campania
dovranno sostenere i propri
destini con le fonti più proprie.
Il Paese assegna ai tre
“Sportelli” ministeriali di cui
sopra il nuovo ruolo negli anni a
venire.
C’è l’opportunità di agire su
programmi con tempi di risposta
brevi, 5/10 anni.
L’urbanistica, l’ingegneria,
l’architettura sono chiamate a
liberarsi dai legacci e ad
esprimere interventi sostenibili e
di rapida convergenza.
La scienza e la tecnologia non
possono più esprimersi contro lo
sviluppo di esse stesse
Le nostre grandi città esclusa
Milano accusano un ritardo di
30 anni nel confronto con
omologhi centri in Spagna,
Francia e Germania.
Gli amministratori cittadini
nostrani hanno curato
disorganico sviluppo di edilizia
abitativa dimenticando la
cucitura con i servizi primari, le
arterie di collegamento, i mezzi
di trasporto, i parcheggi, i
luoghi di aggregazione per
affari, commercio e svago. Nel
frattempo sono state
desertificate aree centrali oggi
nuovamente al centro
dell’attenzione per valori
immobiliari e per fruizione.
La riorganizzazione degli spazi
urbani porta con sè le
principali scommesse di
sviluppo del Paese
La gestione ambientale, le
infrastrutture e la disponibilità
di energia appartengono
esattamente ad unica famiglia
di progetti di riorganizzazione
urbana
La riorganizzazione dovrà
riguardare in primis i centri del
Sud pensando nuove
specializzazioni per i giovani e
invertendo i flussi di
migrazione verso il Nord del
Paese non più in grado di
offrire l’attrattività
occupazionale e di crescita di
PIL di un tempo e semmai esso
stesso adesso interessato ad un
“effetto di trascinamento” dal
Sud.
L’Agenda delle Opere
Il portafoglio della gran parte
degli interventi prioritari si
chiama Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza (Pnrr) che
rappresenta l’impegno
economico italiano sul budget
EU Next Generation.
Fondi ordinari, anche misti a
finanza privata, potranno
sommarsi nei vari capitoli in
cima ai quali vi è quello
dell’ambiente e della
diversificazione energetica.
Il Termovalorizzatore di Roma
E’ opera simbolo di un
processo di consolidamento
delle Fonti Rinnovabili ben al di
là della localizzazione.
Previsto in Area sud di Roma
entro il 2025, l’impianto con
una capacità di trattamento di
circa 600 mila T di rifiuti
all’anno sembra potere segnare
una svolta nel diffuso
approccio di “mala gestio”
capitolina.
La partita dei rifiuti a Roma è
giunta ad un punto di non
ritorno. La difficoltà del
conferimento finale rende
complessa e poco efficiente la
raccolta dell’Azienda Comunale
romana. Con la combustione
dei materiali non riciclabili si
ipotizza produzione di energia
elettrica e termica per il
soddisfacimento di circa
200.000 mila famiglie.
Un programma di diffusione dei
termovalorizzatori nelle
principali città
rappresenterebbe un cardine
importante di investimenti in
materia di energie rinnovabili e
di sostenibilità ambientale.
In Italia sono presenti 37
impianti (di cui 25 nel Nord)
contro i 126 impianti della
Francia e i 96 della Germania.
Produzione Biometano
Lo scorso 15 settembre è stato
firmato all’ex MiTE il nuovo
Infrastrutture e ambiente mauro fileccia
Decreto Biometano, in
attuazione al PNRR, sulla scia
del precedente Decreto MiSE
del 2018 volto a promuovere
lo sviluppo del biometano
favorendo la realizzazione di
nuovi impianti e la
riconversione degli impianti di
biogas agricolo esistenti.
Sono previsti contributi sulla
costruzione e incentivi sulla
produzione destinata alla
produzione elettrica, alle
industrie e ai trasporti.
L’accesso agli incentivi avverrà
tramite procedure pubbliche
competitive al ribasso sulle
tariffe incentivanti.
L’Italia conta attualmente 27
impianti per la produzione di
biometano.
La capacità complessiva di
produzione di biometano in
Italia è di 25.445 mc all’ora,
pari a circa 220 milioni di mc e
ci pone al secondo posto fra i
Paesi Europei.
GNL e rigassificatori
In una strategia di sicurezza
energetica nonché di
differenziazione di fonti
assumerà rilevanza
l’importazione di GNL per suo
utilizzo diretto nel settore dei
Trasporti o per immissione
nella rete nazionale dei
metanodotti mediante
rigassificatori.
L’utilizzo nei Trasporti ha
conosciuto dal 2015 una
notevole diffusione grazie ad
una rete che oggi conta circa
140 impianti e agli incentivi
riconosciuti ai trasportatori.
Attualmente sono presenti e
operativi in Italia 2
rigassificatori. In uno scenario
di 5/6 anni si ipotizza di
giungere a 5 impianti.
Un rigassificatore è a tutti gli
effetti un Hub aggiuntivo di
ingresso gas nel sistema dei
metanodotti.
Fotovoltaico
Il fotovoltaico in Italia è
opzione energetica in
continuo consolidamento e
destinato a ruolo green
fondamentale per gli obiettivi
europei 2030.
L’energia fotovoltaica in Italia
proviene da un percorso
complesso, iniziato venti anni
fa.
Significativa accelerazione è
stata dovuta nel 2007 al
meccanismo del Conto
Energia, incentivazione
promossa dal GSE e che
agevolava direttamente la
produzione di kWh. Da poco
più di 100 MW installati nel
2007 si è arrivati nel 2013 a
circa 18 GW di capacità
installata, la maggior parte
concentrata nel Sud del paese.
La terza fase del fotovoltaico
in Italia è continuata sino a
oggi, nonostante l’aggiunta di
alcuni importanti cambiamenti
che hanno aumentato il
sostegno normativo alla sua
diffusione (come il Decreto Fer
1, le
Comunità Energetiche e gli
Ecobonus).
Infatti, il fotovoltaico in Italia è
arrivato a circa 24 GW di
potenza installata. Dal punto di
vista della generazione elettrica,
la produzione fotovoltaica è
cresciuta anche nel 2021
(+2,5%), con circa 25 TWh
prodotti, pari a poco meno del
7,8% della produzione netta
nazionale.
Nel 2021, in particolare, il
solare ha coperto il 7,8% della
domanda complessiva di
energia elettrica in Italia
(318.075 GWh). Secondo gli
ultimi dati di Terna, aggiornati a
luglio 2022, la generazione
elettrica fotovoltaica ha
raggiunto i 3523 GWh mensili,
una cifra che segna un aumento
del 19,7% rispetto alle
performance di luglio 2021.
Siamo di fatto entrati in una
quarta fase del fotovoltaico che
sarà chiamato a svolgere
un ruolo cruciale nel sistema
elettrico nazionale, ponendosi
in testa alla crociata della
decarbonizzazione.
E’ previsto un target di 52 GW
di capacità fotovoltaica entro il
2030 con una produzione di
Energia pari al 15 % del
fabbisogno nazionale. E’ da
auspicare un notevole
incremento di crescita nel
periodo 2023-2025.
Sarà necessario sostenere piani
di installazione di pannelli
fotovoltaici su tetti di civile
abitazione, di uffici pubblici e
privati, su capannoni industriali
e su strutture cittadine
destinate a parcheggio o
distribuzione carburanti.
Infrastrutture e ambiente mauro fileccia
Infrastrutture di Trasporto
A completamento dell’esteso
piano di dotazione di Ferrovie
ad Alta Velocità come
connessione dei grandi centri
urbani è certamente prioritario
il completamento dei
collegamenti fra Torino e
Lione, Genova e Milano,
Napoli e Bari. Risulterà
rilevante la realizzazione della
nuova dorsale tirreno adriatico
fra Roma e Pescara.
Da Salerno alla Sicilia i
programmi di realizzazione
ferroviaria sono connessi alla
realizzazione del Ponte sullo
Stretto.
Ponte sullo Stretto
Riprendendo quanto discusso
nel numero precedente, mai
come adesso, il tema Ponte è
tornato al centro del dibattito
con un nuovo esecutivo
fortemente schierato in favore.
Nondimeno si registrano
ampie convergenze su altri
schieramenti politici; le
amministrazioni regionali delle
due sponde mostrano segnali
di aperto dialogo e si attende
l’insediamento delle
Commissioni parlamentari per
riprendere definitivamente il
dialogo interrotto nel 2012 a
cantieri già aperti.
La realizzazione dell’opera è
un tutt’uno con la
realizzazione dell’Alta Velocita
fino a Palermo e Siracusa
nonché la completa
riorganizzazione urbana della
città di Reggio Calabria
interessata ad un nuovo water
front e al potenziamento in
chiave internazionale
dell’aeroporto dello Stretto Tito
Minniti.
In Sicilia e in Calabria sono in
corso di esecuzione
completamenti di rete
autostradale (Siracusa – Ragusa
– Gela) e stradale (SS 106 ionica)
Mobilità Urbana
Insieme alle grandi opere di
collegamento extraurbano le
principali città italiane saranno
interessate
all’integrazione/completamento
di linee di Metropolitana, es.
Roma, Napoli e Catania e sarà
indispensabile incrementare il
cambio di modalità con Piani di
parcheggi interrati o di superficie
utili anche al collocamento di
distribuzione di carburanti
alternativi, quali ricariche
elettriche e sharing di veicoli a
due e quattro ruote
ing mauro fileccia