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di Marco Valle

Vicepresidente AIPAI e Vicepresidente CINEAS Area Periti

Il 09 e 10 Settembre scorsi, presso il Labirinto della Masone in Fontanellato (Parma), si è svolto – con grande partecipazione e successo – il Convegno Nazionale di AIPAI, Associazione Italiana Periti Liquidatori Assicurativi Incendio e Rischi Diversi. Il primo in presenza, dopo la pausa dovuta alla pandemia.

 AIPAI ha dedicato l’iniziativa all’illustrazione di due importanti progetti orientati allo studio della situazione italiana rispetto al rischio Calamità Naturali e alla necessità di normare la copertura assicurativa: argomenti connessi a doppio filo l’un altro, che è stato possibile approfondire in maniera realmente operativa, grazie all’importante contributo dei lavori rispettivamente svolti dall’Università degli Studi di Padova (in collaborazione con il Centro Studi AIPAI) e da CINEAS, Consorzio per l’Ingegneria Nelle Assicurazioni.

La prima sessione, al mattino di Venerdì 09 Settembre, è stata dedicata alla presentazione dello studio condotto dal Dipartimento ICEA (Ingegneria Civile, Edile e Ambientale) dell’Università di Padova – progetto voluto, promosso e coordinato dal Centro Studi AIPAI – sul “Patrimonio Costruito Italiano”. Con il fondamentale apporto del Prof. Ing. Carlo dell’Università di Padova, e di Aldo Rebuffi e Giuseppe Degradi, componenti del Centro Studi AIPAI, sono stati resi noti, e commentati poi nell’ambito di una Tavola Rotonda, i dati di questo importante lavoro, sfociato in una interessante pubblicazione edita da AIPAI. E’ emerso come la stragrande maggioranza dei fabbricati esistenti sul territorio italiano sia stata realizzata prima del 1980, quando le norme tecniche per la costruzione dei fabbricati, oggi stabilite al fine anche di opporre resistenza ai fenomeni da calamità naturali, non erano ancora state approfondite e, quindi, emanate. L’evidenza è che, in un territorio fra i più complessi ed eterogenei dal punto di vista orografico, idrogeologico e, in generale, della presenza di eventi eccezionali (anche sismici) quale è l’Italia, il bene primario del cittadino, la casa di abitazione, risulta oggettivamente esposto, in certe aree, a un rischio continuo: i presenti hanno così potuto prendere piena contezza della situazione attuale ed essere sensibilizzati sull’importanza e urgenza di proteggere e tutelare l’importante patrimonio immobiliare esistente nel nostro Paese.

La seconda parte del Convegno è stata dedicata alla presentazione del “White Paper Cineas”, frutto del lavoro di un Tavolo appositamente costituitosi sotto l’egida del Consorzio CINEAS per lo studio di proposte orientate alla regolamentazione delle copertura assicurativa da calamità naturali e pandemie.

Massimo Michaud, Presidente CINEAS, ha presentato l’importante attività svolta e gli esiti dell’approfondita analisi, confluiti in un corposo e articolato documento che sarà a breve oggetto di pubblicazione. Il compito di illustrare la complessa materia in dettaglio è stato affidato a Sergio Ginocchietti, coordinatore del Tavolo di lavoro Cineas. L’importante tematica è stata poi approfondita e discussa nell’ambito di una Tavola Rotonda, cui ha partecipato – fra gli altri – Fabrizio Premuti, Presidente di Konsumer Italia, associazione a difesa di consumatori e ambiente.

È emersa come il White Paper rappresenti uno strumento e un contributo operativo alla valutazione e gestione dei rischi da calamità naturali e pandemia, in un’ottica di messa in sicurezza dello Stato e contestuale tutela per i cittadini. Fra i vari aspetti, si ipotizza l’istituzione di un programma nazionale per la regolamentazione dell’assicurazione contro i danni derivanti da calamità naturali, in grado di dare garanzie in merito a procedure, tempi e correttezza nelle procedure di indennizzo a favore dei cittadini e nell’interesse del sistema.

Il progetto – certamente ambizioso – appare oggi maturo per una sua attuazione: le Compagnie Assicurative sono pronte, così come lo è il Corpo Peritale italiano, che può contare su una notevole “forza lavoro” e dimostra di essere adeguatamente preparato, grazie all’esperienza maturata sul campo negli eventi catastrofali del recente passato e all’importante formazione continua.

Il Convegno ha messo in luce piena condivisione dei diversi interlocutori sulla validità degli studi condotti e ancor più sull’urgenza che i decisori istituzionali e politici affrontino e risolvano finalmente una necessità che per troppi anni è stata analizzata senza mai giungere a una soluzione operativa, in un contesto che vede l’Italia, allo stato attuale, “fanalino di coda” nel servizio al cittadino davanti alla drammaticità di un danno catastrofale alla propria casa, senza che possano esservi – oggi – sicurezze e garanzie in merito a tempi, correttezza e imparzialità nella liquidazione dell’indennizzo. Obiettivo che tutti ci auguriamo possa essere presto perseguito in Italia, come già avviene nel resto d’Europa.

Durante il Convegno sono stati messi a disposizione di tutti i dati, le riflessioni e gli elementi fondamentali per far sì che i media, la società civile, le Compagnie Assicuratrici, l’utenza abbiano reale contezza della situazione, e possano – insieme – sensibilizzare i soggetti decisori a farsi parte attiva su un argomento atavico che vede oggi, purtroppo e di fatto, la gestione dei danni da Calamità Naturali affidata alla fiscalità, senza che vi sia un sistema di contribuzione da parte dell’utenza corretto e proporzionato alle reali possibilità del cittadino e consumatore (e ciò, a prescindere dal fatto che sia o meno proprietario di un fabbricato): basti pensare ad esempio – molti lo hanno appreso con stupore durante il Convegno – all’impatto rappresentato, sui costi del carburante, dalle accise che gravano, ad ogni rifornimento, sul cittadino per la copertura dei costi sofferti dallo Stato a seguito di eventi calamitosi risalenti sino a 60 anni orsono: dal disastro del Vajont (1963), all’alluvione di Firenze, ai terremoto di Belice, Friuli, Irpinia, Aquila; sino ai più recenti alluvione di Toscana e Liguria, e Terremoto dell’Emilia (2012).

Durante l’evento, molti hanno chiesto quale fosse l’esatto significato del titolo scelto per l’iniziativa: “AIPAI MOTORE E PROMOTORE DEL CAMBIAMENTO ORIENTATO ALL’EVOLUZIONE DEL LOSS ADJUSTING”. Pensando allo spirito con cui il Convegno è stato ideato, alle linee guida che ne hanno ispirato la scelta dei contenuti, e agli importanti spunti emersi nell’occasione, possiamo così riassumerlo:

Motore: AIPAI ha dato energia al propulsore di un progetto orientato a incentivare un reale cambiamento del sistema in ottica di propositività e collaborazione fra i diversi stakeholders del settore rischi e assicurativo.

Promotore: AIPAI intende valorizzare e rendere note le proprie idee e, quindi, ogni utile iniziativa, attraverso una comunicazione efficace indirizzata ai diversi interlocutori, da realizzarsi in sinergia e con una coalizione fra le diverse competenze.

Cambiamento: AIPAI ritiene necessario mettere a pieno frutto le grandi competenze, anche relazionali, del proprio corpo peritale (di assoluta rappresentanza e fra i più importanti in Europa) affinché vi sia un servizio effettivo ed efficace verso l’utenza tutta, non solo a consolidamento dei settori già operativi, ma anche in ambiti ancora in fase di analisi ed esplorazione.

L’obiettivo è quello di una vera evoluzione del Loss Adjusting italiano, al servizio delle Parti e del sistema, nell’interesse di un percorso etico e sociale fra i più importanti, che deve trovare una propria collocazione anche nella gestione regolamentata dei sinistri da calamità naturali, a tutela del cittadino e garanzia di un sistema equilibrato.

Questo, il messaggio e il contributo che il Convegno del 9 e 10 settembre scorsi, fortemente voluto da AIPAI, ha voluto lanciare – e in questa sede rinnova – agli stakeholders del sistema e alla popolazione tutta.